Il sonnambulismo è un disturbo comportamentale si origina durante il sonno profondo e porta a camminare o eseguire altre azioni complesse mentre si è ancora prevalentemente addormentati. Il sonnambulismo è più comune nei bambini che negli adulti ed è più probabile che si verifichi se una persona ha una storia familiare dove è presente questa condizione oppure ove si soffra di privazione del sonno. Anche chi è incline a frequenti risvegli notturni è più esposto a questa parasonnia.
È importante riconoscere che, nonostante il nome, il sonnambulismo non si limita al solo camminare nel sonno. Gli episodi di sonnambulismo possono coinvolgere varie azioni semplici o complesse e possono durare da pochi secondi a mezz’ora. Quando la persona si sveglia nel mezzo dell’episodio, di solito è confusa o ritorna a letto da sola. Meno frequentemente, i comportamenti possono essere violenti o più complessi, come tentare di guidare un’auto. Gli episodi di sonnambulismo possono includere:
- Camminare o correre
- Occhi aperti e vitrei
- Discorso incoerente
- Compiere azioni di routine, come vestirsi o spostare mobili
- Comportamento sessuale (sessomnia)
- Urinare in luoghi inappropriati
Un sintomo chiave del sonnambulismo e di altre parasomnie NREM è che la persona quasi mai ricorda l’episodio al risveglio. Per questo motivo, spesso apprendono del loro sonnambulismo da un familiare o coinquilino. Un altro elemento comune delle parasomnie NREM è che si verificano tipicamente nella prima metà della notte, quando una persona tende a trascorrere una percentuale maggiore di tempo nelle fasi profonde del sonno NREM.
Il sonnambulismo si verifica più spesso tra i bambini che tra gli adulti. Uno studio a lungo termine ha scoperto che il 29% dei bambini dai 2 ai 13 anni ha sperimentato il sonnambulismo, con un picco di incidenza tra i 10 e i 13 anni. Negli adulti, la prevalenza è stimata fino al 4%.
Il fatto che le persone che camminano nel sonno non ricordino gli episodi rende difficile determinare con precisione quanto spesso si verifichino gli episodi.
Infortuni possono verificarsi se una persona inciampa e cade o collide con qualcosa mentre cammina o corre nel sonno. La manipolazione di oggetti appuntiti o il tentativo di guidare un’auto durante un episodio possono essere letali. Un comportamento violento può causare danni sia al sonnambulo sia ad altri che sono vicino a lui.
Le azioni durante gli episodi di sonnambulismo possono causare imbarazzo. Una persona può ad esempio sentirsi in imbarazzo per comportamenti sessualmente espliciti, scoppi d’ira o per urinare nel posto e nel momento sbagliato.
Gli studi hanno scoperto che le persone sonnambule hanno soffrono poi molto più di altre di sonnolenza diurna. Non è noto se questi problemi sorgano a causa del sonnambulismo in sé o se esista un qualche fattore sottostante che rende questi soggetti a rischio sia di sonnambulismo che di sonnolenza diurna.
Inoltre, il sonnambulismo può avere conseguenze per un partner di letto e coinquilini. Gli episodi possono infatti causare interruzioni del loro sonno, e possono essere negativamente influenzati dal comportamento di una persona durante gli episodi.
Gli esperti del sonno ritengono che il sonnambulismo si verifichi quando una persona che si trova in una fase di sonno profondo si svegli parzialmente tanto da attivare la sua attività fisica pur rimanendo prevalentemente addormentata. Vari fattori influenzano la probabilità che questo tipo di risveglio parziale si verifichi:
- Genetica e storia familiare: Gli studi mostrano un chiaro schema in cui alcune persone sono geneticamente predisposte al sonnambulismo e ad altre parasomnie NREM. Circa il 22% dei bambini i cui genitori non hanno una storia di sonnambulismo sperimentano questa condizione. Il 47% dei bambini cammina nel sonno se un genitore ha una storia di sonnambulismo, e il 61% dei bambini è sonnambulo se entrambi i genitori lo fanno.
- Privazione del sonno: La mancanza di sonno è stata correlata con un rischio elevato di sonnambulismo. Questo potrebbe essere dovuto al più tempo trascorso in uno stato di sonno profondo dopo un periodo di privazione del sonno.
- Alcuni farmaci: I farmaci con effetto sedativo possono spingere le persone in un tipo di sonno che aumenta le loro possibilità di avere un episodio di sonnambulismo.
- Alcol: Bere alcolici alla sera può creare instabilità nelle fasi del sonno di una persona e può aumentare il rischio di sonnambulismo.
- Lesioni cerebrali: Le condizioni che influenzano il cervello, inclusa l’encefalite, possono essere un fattore scatenante per il sonnambulismo.
- Febbre: Nei bambini, la febbre è stata riscontrata per rendere più probabile il sonnambulismo.
- Apnea ostruttiva del sonno: Le apnee ostruttive sono un disturbo del sonno in cui le vie aeree si bloccano, causando brevi pause nel respiro durante il sonno. Queste pause, che possono verificarsi decine di volte per notte, creano interruzioni del sonno che possono dare origine al sonnambulismo.
- Sindrome delle gambe senza riposo: La Sindrome delle gambe senza riposo è un tipo di disturbo del sonno che provoca un forte impulso a muovere gli arti, specialmente le gambe, quando si è sdraiati. Provoca risvegli notturni durante i quali una persona può avere un episodio di sonnambulismo.
- Stress: Vari tipi di stress possono influenzare il sonno, causando un sonno frammentato o disturbato che può aumentare la propensione al sonnambulismo.
Il trattamento per il sonnambulismo dipende dall’età del paziente, dalla frequenza con cui si verifica e da quanto pericolosi sono gli episodi. In ogni caso è sempre bene parlare con un medico che può lavorare per trovare la causa più probabile e creare un piano di trattamento personalizzato.
In molti casi, il sonnambulismo non richiede un trattamento perché gli episodi sono rari e rappresentano un piccolo rischio per il dormiente o per chi gli sta intorno. Gli episodi spesso tendono a diventare meno frequenti con il progredire dell’età, quindi per alcune persone, il sonnambulismo si risolve da solo senza alcuna terapia specifica.
Cercare di rendere sicuro l’ambiente di un sonnambulo è fondamentale. È possibile ridurre i rischi con questi accorgimenti:
- Tenere oggetti appuntiti o armi chiuse a chiave e fuori dalla portata
- Chiudere e bloccare porte e finestre
- Rimuovere gli ostacoli dal pavimento
- Installare luci con sensori di movimento
- Se necessario, utilizzare allarmi per porte o un allarme per letto che si attiva se una persona esce dal letto
Il risveglio anticipato consiste nel svegliare qualcuno poco prima che sia probabile che si verifichi un potenziale episodio di sonnambulismo. Poiché il sonnambulismo è collegato a una fase specifica del sonno, spesso si verifica all’incirca alla stessa ora ogni notte. Svegliare qualcuno poco prima di quel momento può impedire loro di avere il risveglio parziale che può provocare il sonnambulismo.
Il risveglio anticipato è stato efficace nell’aiutare molti bambini a smettere di camminare nel sonno, ma non è stato attentamente studiato nei pazienti adulti.
L’igiene del sonno si riferisce all’ambiente e alle abitudini legate al sonno di una persona. Una cattiva igiene del sonno, come andare a dormire ogni notte ad orari diversi o bere caffeina o alcol prima di andare a letto, può contribuire ad avere problemi di sonno. Inoltre, è importante utilizzare un materasso adatto alle proprie esigenze, tenendo conto della posizione preferita in cui si dorme e del tipo di corpo.
Quando altri trattamenti non sono efficaci, si possono prendere in considerazione i farmaci per cercare di fermare il sonnambulismo. Gli esempi includono benzodiazepine e antidepressivi. Le prime ricerche hanno indicato che la melatonina può essere utile anche per affrontare questo disturbo.
Qualsiasi farmaco, sia su prescrizione che da banco, presenta potenziali benefici e rischi e un medico è nella posizione migliore per determinare se è appropriato nella situazione specifica di qualsiasi persona.
